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Tricopigmentazione permanente?

Milena Lardì e lo staff di Beauty Medical eseguono tricopigmentazione permanente?

NO, ecco perché.

La tricopigmentazione permanente, come quella temporanea, è una pratica estetica che permette di infoltire il cuoio capelluto grazie a microdepositi di colore da tatuaggio.

Come nella tricopigmentazione temporanea, nella tricopigmentazione permanente vengono utilizzati degli strumenti che sono in grado di trasportare queste polveri nello strato dermico superficiale.

La differenza fondamentale tra tricopigmentazione temporanea e tricopigmentazione permanente sta nelle diverse tempistiche di riduzione del potere coprente e in “come” si trasfrormerà il trattamento nel corso degli anni.

Noi di Beauty Medical abbiamo scelto di continuare a sostenere l’idea che la tricopigmentazione temporanea sia sempre la soluzione migliore per diverse motivazioni:

  • Il cambiamento morfologico di una persona risulta essere la principale motivazione. Un’attaccatura di un ragazzo di 30 anni sarà difficilmente associabile ad un volto di un uomo di 60.
  • Il processo d’incanutimento colpisce una percentuale molto alta di pubblico maschile (dai 30-35 anni in poi) e di pubblico femminile (dai 35-40 anni in poi). In caso si eseguisse una tricopigmentazione permanente e i capelli s’ingrigissero, prima di diventare bianchi, si dovrebbe intervenire con delle tinte molto frequenti o con la rimozione tramite laser q-switched.
  • La tricopigmentazione permanente non permette di cambiare idea o look. Una volta che viene eseguita non è possibile rendere il processo reversibile in maniera naturale. Il laser è necessario e spesso molto costoso e invasivo.
  • La tricopigmentazione permanente non è eternamente bella e tecnicamente precisa come appena eseguita, questo perché la pelle è un tessuto vivo in continua evoluzione e rigenerazione e non è quindi possibile che il pigmento rimanga intatto non risentendo di questi processi metabolici.
  • La pigmentazione permanente non va via, ma richiede dei touch ups periodici per essere mantenuta e sistemata nel tempo.

Avete mai visto un tatuaggio artistico con 10 o 15 anni di vita?
Le linee iniziano ad allargarsi, i puntini si sgranano e il colore cambia.

Anche se esistesse un “contenuto perfetto” → Pigmento.
Non esiste un “contenitore perfetto” → Pelle.

Quando la pelle cambia…

cambia la sua forma, la sua elasticità e tutto quello che è contenuto al suo interno.

Ne vale davvero la pena?

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