La tricopigmentazione può essere utilizzata anche nei casi come questo.
Un diradamento importante in zona della chierica dovuto all’azione del DHT (diidrotestosterone) che colpisce il follicolo miniaturizzandolo cronicamente fino alla sua quasi scomparsa visiva.
Questi in realtà sono i casi più difficili da trattare data la fortissima discromia che mai si potrà annullare con questo tipo di soluzione.
Abbiamo proceduto ad attuare un trattamento già pianificato come progressivo, eseguendo le prime due sedute il cui risultato potrete vederlo nelle due immagini che seguono.
Successivamente al primo mese di riposo il pigmento, nella tricopigmentazione, tende a stabilizzarsi e risulta quindi possibile reintervenire dopo un controllo accurato.
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Ci sono volute quattro sedute per poter dare il massimo livello di copertura, in questo caso la tricopigmentazione ha sostituito completamente l’utilizzo di toppik e di dermatch pur non potendo ovviamente permettere all’utente d’avere anche volume.
Non dimentichiamoci che stiamo eseguendo un trattamento Bidimensionale e che le microfibre di cheratina aumentano il volume dei capelli ancorandosi a quelli già esistenti, che siano terminali o completamente miniaturizzati.
Va sottolineato il fatto che questo è da considerarsi un caso particolarmente riuscito;
il trattamento di tricopigmentazione vertice chierica è riuscito a fornire una copertura molto alta, superiore alla media data la predisposizione fisiologica molto positiva al trattenere il pigmento da parte del nostro cliente.