Eccoci con un altro caso relativo la tricopigmentazione del cuoio capelluto,
Paul è un ragazzo molto informato su tutta la sfera dei capelli, dal settore farmacologico a quello dei trapianti di capelli fino ad arrivare a quello dei camouflage semipermanenti e non.
Ha intrapreso il suo percorso farmacologico con il farmaco Finasteride (un inibitore del DHT tramite enzima 5alfa reduttasi) poco più che maggiorenne e ha mantenuto una situazione che gli permetteva l’ancoraggio di camouflage come Toppik e Dermatch risultando perfettamente integro.
Stanco della routine indotta dagli stessi, seppur gli donassero un aspetto folto e compatto, ha deciso di svoltare procedendo con la rasatura ed eseguendo contestualmente una Tricopigmentazione del cuoio capelluto spinto anche dal fatto che la situazione si presentava ormai compromessa senza l’ultilizzo di concealers.
TRICOPIGMENTAZIONE DEL CUOIO CAPELLUTO PRE
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Da subito la pelle si presentava come poco reattiva al trattamento, forte e il sistema immunitario di Paul (probabilmente per la giovane età) risultava molto aggressivo e la stabilizzazione del pigmento non è stata eccelsa seppur fosse sufficientemente adatta (come la grande maggioranza dei casi) ad un trattamento di tricopigmentazione del cuoio capelluto relativamente veloce.
Tre sedute hanno prodotto un risultato comunque più che soddisfacente e latricopigmentazione del cuoio capullutoè subito sembrata un’arma vincente, rapida e poco dispendiosa in termini di “preparazione” se confrontata con la quotidianità dei concealers. L’utente ha trovato forte giovamento dal trattamento sia a livello estetico che a livello psicologico.
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La perseveranza dei trattamenti ha fatto si che al primo mantenimento il risultato della tricopigmentazione del cuoio capelluto di Paul fosse davvero perfetta.
Il forte colore parietale ed occipitale hanno fatto si che Milena Lardìpotesse spingere al massimo il livello di copertura senza “incappare in un doppio taglio”.
Come dimostra questo caso il trattamento di tricopigmentazione del cuoio capellutopuò essere considerato progressivo e deve essere affrontato senza la foga del raggiungimento del risultato già alla prima seduta; questo approccio permette nel medio periodo d’avere un risultato davvero completo senza riscontrare problematiche estetiche che potrebbero pregiudicare l’impatto per lunghi mesi.
Seppur la tricopigmentazione del cuoio capelluto possa considerarsi un trattamento semipermanente, dobbiamo ricordare che il lasso temporale di conservazione è davvero importante, considero un anno o più un periodo di tempo sufficiente per affrontare questo tipo di trattamento nella maniera più conservativa e prudente possibile.
Qui di seguito le fotografie di Paul:
TRICOPIGMENTAZIONE DEL CUOIO CAPELLUTO PRE E POST
TRICOPIGMENTAZIONE DEL CUOIO CAPELLUTO POST
Aggiorneremo il caso sistematicamente nel corso dei mantenimenti.
Salutiamo calorosamente Paul e lo ringraziamo per dare la possibilità anche dal vivo e senza impegno agli utenti del forum d’osservare una tricopigmentazione del cuoio capelluto.
Al prossimo articolo.
Stefano.