Fortunatamente Michele mantiene stabilmente una situazione ideale per una tricopigmentazione conservando un’ottima quantità d’indigeni.
Le fotografie enfatizzano il rossore essendo scattate NON nell’immediato post trattamento, l’effetto della crema era quindi molto scemato.
Risulta presente del pigmento in eccesso in alcune piccole zone che verrà eliminato al primo lavaggio.
Il trattamento risulta comunque ancora incompleto essendo state eseguite solo due sedute pur presentando un’ottima copertura.
Si ricorda che l’ago utilizzato in questo caso è di terza generazione, è il secondo report a riguardo.
Che cosa può garantire l’ago di terza generazione?
La tricopigmentazione è sempre in evoluzione e la tecnologia cambia velocemente come nell’informatica.
Macchinari espressamente studiati e pigmenti riassorbibili di ultima generazione non sono sufficienti per potersi rilassare,
l’ago di terza generazione ha permesso d’ottenere un risultato ancora più marcato mantenendo la giusta naturalezza.
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La punta è stata rivista e il mix tra liscio e ruvido all’interno del condotto di trasporto del pigmento è stato completamente rivisto.
Abbiamo avuto la possibilità d’ottenere la produzione di questi Aghi da tricopigmentazione in esclusiva per Beauty Medical e siamo certi che potremo inviare ancora più feedback positivi per consolidare la nostra posizione nel mercato della ricerca e sviluppo nella tricopigmentazione.